Efficacia e sicurezza dell’uso su richiesta di 2 trattamenti ideati per diverse eziologie del disturbo di interesse sessuale/eccitazione femminile: 3 sperimentazioni cliniche randomizzate
Tuiten A. et al., 2008
Background
Nelle donne, uno scarso desiderio sessuale e/o una scarsa eccitazione sessuale possono portare a insoddisfazione sessuale e disagio emotivo, collettivamente definiti come disturbo dell’interesse sessuale/dell’eccitazione femminile (Female Sexual Interest/Arousal Disorder, FSIAD). Attualmente sono disponibili poche opzioni di trattamento farmaceutico.
Obiettivo
Esaminare l’efficacia e la sicurezza di 2 nuovi trattamenti farmacologici su richiesta ideati per trattare 2 sottogruppi di FSIAD (donne con scarsa sensibilità per i segnali sessuali e donne con sovra-attivazione disfunzionale dell’inibizione sessuale) utilizzando un approccio di medicina personalizzata basato su una formula di allocazione basata su variabili genetiche, ormonali e psicologiche sviluppate per predire l’efficacia del farmaco nei sottogruppi.
Metodi
497 donne (21-70 anni) con FSIAD sono state randomizzate a 1 dei 12 regimi di trattamento di 8 settimane in 3 studi di determinazione della dose in doppio cieco, randomizzati, controllati con placebo, condotti in 16 centri di ricerca negli Stati Uniti. Sono state testate l’efficacia e la sicurezza dei seguenti trattamenti al bisogno: placebo, testosterone (T; 0,5 mg), sildenafil (S; 50 mg), buspirone (B; 10 mg) e terapie di combinazione (T 0,25 mg + S 25 mg, T 0,25 mg + S 50 mg, T 0,5 mg + S 25 mg, T 0,5 mg + S 50 mg e T 0,25 mg + B 5 mg, T 0,25 mg + B 10 mg + B 10 mg, T, 0,5 mg).
Esiti
La misura di efficacia primaria era la variazione degli eventi sessuali soddisfacenti (Sexually Satisfying Events, SSE) dal basale di 4 settimane alla media di 4 settimane del periodo di trattamento attivo di 8 settimane dopo l’assunzione del farmaco. Per gli endpoint primari, i trattamenti di combinazione sono stati confrontati con il placebo e le rispettive monoterapie su questa misura.
Risultati
Nelle donne con scarsa sensibilità per i segnali sessuali, 0,5 mg T + 50 mg S hanno aumentato il numero di SSE dal basale rispetto al placebo (differenza nella variazione [Δ] = 1,70, intervallo di confidenza [IC] al 95% = 0,57-2,84, p = 0,004) e monoterapie (S: Δ = 1,95, IC al 95% = 0,44-3,45, p = 0,012; T: Δ = 1,69, IC al 95% = 0,58-2,80, p = 0,003). Nelle donne con inibizione iperattiva, 0,5 mg T + 10 mg B hanno aumentato il numero di SSE dal basale rispetto al placebo (Δ = 0,99, IC al 95% = 0,17-1,82, p = 0,019) e alle monoterapie (B: Δ = 1,52, IC al 95% = 0,57-2,46, p = 0,002; T: Δ = 0,98, IC al 95% = 0,17-1,78, p = 0,018). Gli endpoint secondari hanno seguito questo modello di risultati. Gli effetti collaterali correlati al farmaco più comuni sono stati vampate di calore (trattamento con T + S, 3%; trattamento con T + B, 2%), mal di testa (trattamento con placebo, 2%; trattamento con T + S, 9%), capogiri (trattamento con T + B, 3%) e nausea (trattamento con T + S, 3%; trattamento con T + B, 2%).
Implicazioni cliniche
T + S e T + B sono trattamenti promettenti per le donne con FSIAD.
Punti di forza e limitazioni
I dati sono stati raccolti in 3 sperimentazioni cliniche randomizzate ben disegnate che hanno testato dosi multiple in un numero sostanziale di donne. L’influenza di T + S e T + B sul disagio e i miglioramenti potenzialmente sostenuti dopo l’interruzione del farmaco non sono stati studiati.
Conclusioni
T + S e T + B sono ben tollerati e sicuri e aumentano significativamente il numero di SSE in diversi sottogruppi FSIAD.